venerdì 20 maggio 2011

NUOVO BLOG

VENITE A TROVARMI DI LA' :)

martedì 28 luglio 2009

La F e la V

La fata vola
con il suo filo viola.
Vola verso il fiume di Fanta
perchè di sete ne ha tanta.



mercoledì 24 giugno 2009

Principi grigi


Monumenti che impongono la propria immagine all'orizzonte.

Il profumo di una sigaretta non tua.

Il carburante annebbia i miei ricordi
e rende grigie le parole che fluttuano nella mia mente

Muri consunti dal tempo
si sgretolano al vento
umidi di pioggia
puzzano di antico
profumano di nostalgia
odorano di foto in bianco e nero.

Una vita in scala di grigi
un'invidiabile storia in scala di grigi,
priva di scelte obbligate.
esposti oscilliamo
e s'odono lontani i nostri lamenti
son come canne al vento.

Un signore seduto con le gambe a penzoloni pesca
e non ha paura di cadere.

Sbattuti qua e là
ancorati ai nostri princìpi
non ci lasciamo trascinare dal soffio degli eventi
che dolce ci cullerebbe portandoci
verso nuovi orizzonti

E resto qua
a dondolarmi tra i turbamenti
paralizzata in una smorfia
che poco ha di sorriso

domenica 14 giugno 2009

Ossimoro

Cioè, sai tipo la riva?
quando l'imbarcadero è attaccato e ci sono le cose,
quelle cose lì,tipo delle passerelle,
che sembrando delle braccia no?
e poi tipo c'è il pontile che dondola
e quindi poi le cose scricchiolano.
Ecco, cioè, non sembra che si lamentano?

Vedo i pontili aggrappati alle solide rive
stridono i loro artigli sui marmi consunti,
piangono.
Temono di finire alla deriva.

e poi sai ieri mentre tornavo in battello?
ero con i fioi, facevamo degheio
perchè il Cole era sbregato
e c'era una tipa seduta no? Cioè ghe sboro fioi,
una rincoglionita, guardava non si sa bene cosa
e stava lì, con sta musana...
Cioè, svegliati fuori, femo festin!

lacrime di luci sullo specchio nero;
piangono i palazzi della la città riflessa
piange la vecchia città vestita a festa.


"Oh fioi, mi so sbregà,
ma vardè quela come che ela xe ciapada"

E non riesco a distogliere lo sguardo.
Scricchiolano le mie unghie aggrappate alle tue rive
(impetuosa la corrente mi trascina,
ogni onda vorrebbe portarmi con sè),
piango.
Temo di finire alla deriva

martedì 5 maggio 2009

Il tramutar immagini in parole

Come descrivere il sorriso di una donna regalato ad un artista di strada?
Il suono del campanile cadenzato dal dondolio di gondole dissonanti?
[Fermo immagine oppresso dallo zoppicar del Tempo]
La luce vomita il suo riflesso nella laguna
e io cerco parole per disegnarlo in queste righe.

Poi piove.
Pioggia di maggio che sa d'estate,
profumo di asfalto bagnato;

[lavami via la cenere dal capo, ti prego. Lavami la fronte ancora unta]

Pioggia di maggio,
fredda, corposa,mi fa sorridere
tra le mie labbra sa di te.

Il tuo ricordo trafigge
Non so più se è solo la pioggia che bagna il mio volto.

mercoledì 22 aprile 2009

DECATHLON


Mart Gerbera Unprato si dirige
ad acquistare scarpe e bardamento
per evitar il del peso aumento,
importante per codesta effige.

Così il sonetto lei redige
per far memoria di questo evento
che non abbisogna di alcun commento,
è solo il metro che predilige.

Ora è in crisi per la chiusura:
Mart del sommo Vate ricorda il verso
e l'umile core non si spaura.

Nella altra selva sentivasi perso
ma senza fiera e senza l'inferno
e senza la neve: non era inverno!

martedì 14 aprile 2009

...Ma che varicella d'Egitto?!!?


Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: «Procuratevi una manciata di fuliggine di fornace: Mosè la getterà in aria sotto gli occhi del faraone. Essa diventerà un pulviscolo diffuso su tutto il paese d'Egitto e produrrà, sugli uomini e sulle bestie, un'ulcera con pustole, in tutto il paese d'Egitto»

Esodo 8:12